Gesù, come ogni pio ebreo, di sabato si reca in sinagoga per il culto che prevede la lettura di un brano dei primi cinque libri della Bibbia o dei profeti.
Dopo la proclamazione un fedele può dare un’interpretazione.
Così Gesù si alza e inizia a parlare. Lo fa con una chiarezza e profondità che penetra i cuori. Tutti ne sono ammirati.
Nella sinagoga si trova un uomo posseduto dal male, che inizia a gridare:
“Sei venuto per rovinarci? Io lo so chi sei, sei il santo di Dio!”.
Che “strano”: quest’uomo verosimilmente frequenta spesso la sinagoga, ma finora le parole, seppur autorevoli e sapienti, degli altri, e tra essi scribi e sacerdoti, non lo hanno mai toccato.
La parola di Gesù, invece che lo sconvolge!
Sei venuto a rovinarci?
Sì, Gesù viene anche nella nostra vita a rovinare tutto ciò che la rovina, a demolire ciò che demolisce i rapporti, a imprigionare ciò che imprigiona le speranze, a uccidere ciò che fa morire le gioie.
E lo fa con la potenza della sua parola che entra nei cuori e li sconvolge.
Lasciamo, allora, che parli alle nostre vite perché si distrugga tutto ciò che vuole distruggerle.
Don Michele Fontana