A capodanno la Chiesa celebra la festa mariana più sconosciuta, spesso agli stessi credenti e praticanti: la solennità di Maria Santissima, Madre di Dio.
Rivolgiamo le preghiere fiduciose alla Beata Vergine all’alba di un nuovo anno per chiederle di stendere il suo sguardo benedicente su ogni suo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto.
Da cinquantasei anni l’1 gennaio la Chiesa celebra anche la Giornata Mondiale della Pace.
Le due ricorrenze non si sovrappongono, tanto meno si contrastano; anzi, sono volutamente congiunte per ribadire che il primo dono da invocare nella benedizione è la pace.
Pace tra gli uomini, continuamente minata da guerre, divisioni sociali, litigi e incomprensioni familiari.
Pace nei cuori, rattristati da affanni, disgrazie e lutti, che accompagnano la vita terrena.
Pace negli spiriti, sempre più ansiosi, angosciati e depressi.
Pace nei corpi, martoriati da malattie e sofferenze.
Pace con il creato, che si ribella, giorno dopo giorno, con sempre maggiore veemenza ai soprusi degli umani.
La benedizione, che invochiamo nel dono della pace, ha un nome e un volto: Gesù.
Accogliendo lui, in ogni situazione che vivremo nell’incipiente anno accoglieremo la pace.
Don Michele Fontana