L’uno novembre la Chiesa celebra la festa di “Tutti i santi”.
Verrebbe, però, da togliere l’articolo nella nominazione della solennità: non solamente “Tutti i santi”, ma più propriamente Tutti santi.
Sì, perché la festa di oggi non è soltanto un invito ad affacciarsi sul cielo per contemplare e festeggiare la schiera di coloro che abitano il Paradiso, ma è soprattutto un invito a farne parte.
Tutti santi, dunque!
Il Vangelo indica anche in cosa consiste la santità: nella scelta di amare.
I santi, infatti, sono persone che scelgono di amare nonostante tutto, fino anche al sacrificio della vita.
Santi, dunque, non sono solo i martiri o coloro che hanno operato guarigioni o hanno vissuto in modo austero.
Santi sono tutti coloro che per amore del Signore scelgono di amare: genitori che rinunciano a vivere per stare ai piedi della croce del figlio ammalato; sposi che abbandonano tutto per sostenere il coniuge in difficoltà; figli, e soprattutto figlie, che rinunciano a una vita sociale per accudire, spesso per anni, un familiare; nonni che offrono gran parte della loro misera pensione per aiutare i nipoti, o che spendono le giornate per sostenere i figli nella gestione familiare; nipoti che dischiudono spiragli di luce e gioia nelle giornate, spesso buie, dei nonni, anche con una semplice telefonata o una visita inaspettata; lavoratori che sopportano mansioni inumane e spesso mortificanti per riuscire a portare il cibo a casa; tutti coloro che nel silenzio della vita sacrificano ogni momento della giornata per amore del Signore.
Allora capiamo che la santità non è questione di dna o superpoteri acquisiti dalla nascita, ma è soprattutto una scelta, scelta d’amare.
Ci rendiamo conto che i santi sono tra noi, spesso anche nostri parenti e conoscenti.
Ma se la santità è una scelta d’amore, come fare per seguirla?
Non basta volere il bene dell’altro, occorre fare il bene per l’altro. L’amore vero è accompagnato dalla conoscenza di ciò che veramente è bene e dalla forza per realizzarlo.
Per questo la santità ha bisogno della grazia di Dio e della sua parola.
Il Vangelo di oggi dice qual è l’esito di ogni scelta d’amore: la beatitudine, cioè la felicità.
Ogni volta che scegliamo di amare nonostante i sacrifici, anzi proprio per i sacrifici, siamo felici.
Questa è la santità.
Don Michele Fontana