Un detto ebraico afferma che quando due persone sono riunite nello studio della Legge divina la gloria di Dio si rende presente.
Nel Vangelo di questa domenica Gesù adatta quest’aforisma alla sua persona:
“Se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”.
Matteo per tradurre in greco questo detto adopera il verbo “sinfoneo”, da cui deriva sinfonia.
La preghiera fatta in sinfonia è ascoltata da Dio; quando si crea sinfonia Gesù stesso si rende presente.
Origene commentando il testo scrive: “Appena si realizza la sinfonia ecco che si trova anche Gesù in mezzo a loro”.
Ognuno di noi è uno strumento musicale. Ciascuno con le sue caratteristiche e peculiarità; ciascuno simile ad altri e nello stesso tempo molto differente. Ciascuno è unico, con un suo timbro, un suo colore, una sua storia.
Finché ognuno segue il proprio spartito, i propri pensieri, il proprio orgoglio, potrà anche suonare bene, ma sarà scollegato dagli altri, disarmonico.
Quando invece tutti seguiamo lo stesso spartito, quello dell’amore, si crea sinfonia e Gesù promette che qualunque cosa chiediamo viene concessa.
La sinfonia, cioè l’armonia della comunità muove la presenza del Signore; il dissidio, la divisione, la mancanza di perdono creano distonia e allontanano Gesù e la sua benedizione.
Don Michele Fontana