Matteo, il santo che oggi si festeggia, era un pubblicano, cioè un esattore dei tributi di Roma. Per questo era malvisto dai connazionali che lo giudicavano traditore e peccatore.
Come egli stesso racconta nel Vangelo, un giorno Gesù lo vide mentre stava lavorando, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi».
Si alzò e lo seguì.
Diventerà discepolo, apostolo ed evangelista.
Tutto nacque dallo sguardo di Gesù che, oltrepassando gli occhi di Matteo, penetrò fin dentro il cuore.
Sguardo che abbraccia, carezza l’anima, illumina la mente, riscalda il cuore, rafforza lo spirito.
Che il Signore passi oggi nella nostra vita e volga anche su di noi quello sguardo.
Che il Signore ci conceda la grazia di essere pure noi suo sguardo d’amore verso chi incontriamo.
Amen
Don Michele Fontana
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