Se il chiccho di grano…
“In verità, in verità io vi dico:
se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo;
se invece muore, produce molto frutto”
(Gv 12,24).
Questa similitudine di Gesù fa da riferimento all’altare allestito per la Reposizione in questo Giovedì santo 2023.
La morte del Signore è una semina nella quale il chicco del suo amore deve cadere in terra, essere sotterrato e morire per risorgere e rinascere in infiniti nuovi germogli che moltiplicano l’amore.
I getti di grano, rappresentano quindi il frutto dell’amore del Signore, il frutto della sua Passione.
In quei germogli ci siamo noi tutti: frumento di Dio.
Ma un singolo chicco non può far nulla: necessita di essere macinato insieme agli altri per diventare farina: Chiesa.
La farina (la Chiesa) a sua volta, impastata dall’acqua dello spirito santo, si trasforma in pane di misericordia e in eucaristia, presenza viva di Cristo nel mondo.
Ultimo riferimento è la riproposizione dell’altare che richiama la mensa eucaristica della nostra chiesa; un omaggio al Giubileo parrocchiale che vivremo tra meno di un mese, il 29 aprile, in occasione del 25° anniversario della dedicazione del tempio sacro.