L’esperienza molto intensa nel Campo estivo AIFO nell’incontro col territorio, le sue bellezze e l’impegno sociale
a cura di Anna Bella e Generoso Scicchitano
Il Campo estivo AIFO 2019, si e’ svolto dal 21 al 28 luglio nella incantevole cornice del golfo di Sorrento. I 37 partecipanti sono stati ospitati dall’hotel “La Ripetta” a picco sullo splendido mare di Piano di Sorrento. Il tema conduttore del campo e’ stato: “Essere persona: restituire dignita’ agli ultimi che sono fra noi.” Il campo e’ stato organizzato da Agostino Crocco, coordinatore AIFO regionale della Campania e del Molise, da Generoso Scicchitano, consigliere nazionale AIFO, con il contributo di Maria Luisa Gargiulo, referente del gruppo AIFO Penisola Sorrentina e da Gino Gravina socio del gruppo di Casagiove (CE).
Come ormai da qualche anno il programma ha compreso momenti di conoscenza sociale del territorio inerenti al tema, momenti culturali e momenti di carattere turistico, nonche’ incontri e confronti con scambi di carattere associativo e di formazione.
E’ stata un’esperienza molto intensa, sia per la bellezza dei luoghi visitati, sia per gli incontri con persone impegnate nella realizzazione di progetti sociali.
Il campo è iniziato in modo eccezionale con l’incontro con padre Alex Zanotelli che ci ha intrattenuto sul tema del campo, partendo dalla situazione del quartiere Sanita’di Napoli dove abita per finire attraverso un’analisi puntuale e logica sui motivi che causano la povertà, le disuguaglianze, le guerre.
Drammatica e altamente qualificante e’ stata la visita a Casal di Principe, in provincia di Caserta, alla Nco (“Nuova cucina organizzata”) con sede in una villa sequestrata alla camorra, da qui il nome provocante ed in contrapposizione alla famigerata sigla Nco che stava per “Nuova camorra organizzata”.
Nel cortile, prima della cena, a base di pizza il presidente della cooperativa Peppe Pagano, ci ha illustrato con racconti, passaggi e ricordi, a volte con le lacrime agli occhi e con un groppo in gola, come si e’ pervenuti in una zona ad altissima densita’ mafiosa a cambiare il destino di tanti giovani. Un incontro emozionante ed in perfetta linea con la nostra tematica, “ridare dignita’ agli ultimi che sono fra noi”.
Interessante la visita a Caserta alla “Casa Rut” di recupero di ragazze sfruttate, con sette suore “samaritane”. Suor Assunta ed un’ospite rumena ci hanno parlato dei problemi di ragazze in situazioni di grave sofferenza, alcune con bambini piccoli, che vogliono con sé. “Si rinasce lavorando in un laboratorio per articoli casalinghi”, poi pubblicizzati su Internet.
A Pompei abbiamo visitato la Comunita’ Incontro di don Gelmini; gli ospiti hanno voluto dare il loro contributo con i racconti personali, di percorso riabilitativo e di recupero. In questi due ultimi incontri il tema del campo possiamo dire di averlo toccato con mano e con praticita’ estrema.
Gino Gravina ci ha parlato della battaglia della lebbra e contro tutte le “lebbre”: miseria, fame, vigliaccherie, ispirandosi alla grande rivoluzione di Follereau, con l’obiettivo di ricostruire con i giovani la realtà, inserendoli nel servizio sociale e formandoli a guardare agli altri, prima che a sé stessi. Abbiamo avuto modo di riflettere sui conflitti negli stati per i diritti democratici, specie la questione palestinese.
Il presidente di AIFO, Antonio Lissoni, nel concludere il Campo, ha messo in luce la “persona” e il metodo per “studiare e rafforzare le comunità locali e farne nascere di nuove”.