A inizio mese di Dicembre la liturgia traccia il proseguimento del percorso d’Avvento presentando la figura di Giovanni Battista.
Il Vangelo secondo Matteo interpreta il suo invito alla conversione come compimento di un’antica promessa di Dio:
“Egli è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!“.
Mentre la prima domenica d’Avvento invitava a vigilare per riconoscere quando, dove, e in che modo il Signore viene nella vita di ogni giorno; il Vangelo della seconda domenica (questa) spiega come accoglierlo: “raddrizzando i suoi sentieri“.
Ma quali sono i sentieri che Gesù percorre per venire a noi? La nostra stessa vita.
Sì, il Signore viene abitando la nostra quotidianità, attraversando le nostre esperienze, vivendo i nostri sogni, combattendo le nostre battaglie, gioendo nelle nostre gioie, trepidando nelle nostre preoccupazioni.
Viene visitandoci nel volto degli altri, bussando nel bisogno degli altri, implorandoci nel pianto degli altri.
Viene illuminandoci con la sua Parola, rafforzandoci con la sua grazia, abbracciandoci nella preghiera.
Se questi sentieri sono accidentati per le difficoltà, intralciati dalle asperità, franati nella speranza, dissestati nelle relazioni (famiglia, amicizie, lavoro), ora è tempo di “raddrizzarli”, rinnovandoli nell’amore, nella pace e nella gioia.
Tutto ciò richiede, se necessario, la disponibilità anche a cambiare modi di pensare e di agire.
In una parola: alla conversione.
Don Michele Fontana