Anche oggi la prima lettura della S. Messa offre un brano tratto dal Libro di Daniele (Dn 5,1-6.13-14.16-17.23-28).
Il racconto narra del re Baldassàr che durante un banchetto vede le dita di una mano scrivere sull’intonaco della parete del palazzo reale. Preso da un vero e proprio attacco di panico cerca di capire il significato della visione.
Daniele risolve l’enigma interpretando lo scritto “Mene, Tekel, Peres“: Dio ha contato il tuo regno e gli ha posto fine; sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante; il tuo regno è stato diviso.
La lettura liturgica manifesta con chiarezza un giudizio di Dio sulla storia e l’operato delle persone. Di tutte le persone.
È importante riaffermare questa verità di fede, soprattutto nel contesto attuale in cui sempre di più fuggiamo alle responsabilità e neghiamo ogni forma di giudizio divino in nome di una mal compresa misericordia.
Ogni pagina della sacra Scrittura, invece, dipinge i tratti di un Dio che “pesa” ogni nostra attività, ogni parola, ogni gesto, ogni scelta, ogni relazione, in ogni momento della giornata.
Non ripetiamo l’errore del re Baldassàr, facciamo in modo di non farci trovare mancanti di carità e giustizia.
Don Michele Fontana