La domenica dopo Natale si celebra la festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.
Le letture invitano a ritornare nella grotta di Betlemme per allargare lo sguardo dal Neonato a tutta la sua famiglia.
Questo zoom ha come scopo proporre a modello di ogni legame domestico la vita, gli affetti e i valori che brillano nella scena della Natività.
Il brano della Prima Lettura, tratto dal Libro del Siracide (Siràcide 3,3-7.14-17) si sofferma sul rapporto figli-genitori e invita a riconoscere nel volto dei genitori quello di Dio.
Il rispetto e l’onore verso il padre e la madre stanno a cuore al Signore tanto che per ben due volte si sottolinea che egli lega ad esso l’esaudimento delle preghiere:
“Chi onora il padre espìa i peccati e li eviterà e la sua preghiera quotidiana sarà esaudita … Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera“.
Il rispetto deve crescere soprattutto quando i genitori sono avanti negli anni, o addirittura perdono il senno:
“Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. Sii indulgente, anche se perde il senno, e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore“.
Quanto sono attuali, dopo migliaia di anni, queste parole in una società in cui il numero degli anziani, e quindi di persone con demenza senile e acciacchi da età avanzata, cresce in modo proporzionato alla loro emarginazione.
Un mondo alla ricerca dell’eterna adolescenza non riesce ad accettare chi mostra gli acciacchi dell’anzianità.
Un mondo che rincorre l’illusoria bellezza rifiuta le rughe che solcano i volti, come cicatrici di battaglie combattute per la famiglia.
Un mondo in cui contano solo i like su mondi virtuali, ritiene inutili i pareri e i consigli di chi non ha vita e seguaci sui social.
Un mondo costretto a rincorrere affannosamente la quotidianità, non riesce a sopportare la lentezza nei movimenti e nei discorsi di chi porta il peso delle esperienze.
Un mondo preso dall’ansia del fare, rigetta chi non riesce ad agire e a pensare.
Soprattutto un mondo ingeneroso e di scarsa memoria dimentica l’amore, gli sforzi, i sacrifici fatti dai genitori.
La festa di oggi invita a ripartire dalle famiglie, ripartendo dai nostri genitori e nonni.
Don Michele Fontana