Dal 2005 in Italia il giorno dei Santi Angeli Custodi (2 ottobre) è dedicato ai nonni.
La non casuale associazione invita a vedere in essi gli angeli della casa, i custodi della sapienza su cui fondare ogni famiglia ed edificare il futuro dei nipoti.
I nonni sono le radici di ogni famiglia: grazie a loro si può trarre dal terreno della storia l’insegnamento dei valori che permettano all’albero delle nostre vite di portare frutti buoni, belli e succosi.
Le loro esperienze e la saggezza accumulata negli anni sono un tesoro prezioso, indispensabile per guardare al futuro con speranza.
Non pochi nonni impiegano generosamente tempo e talenti per aiutare gli altri. Tuttavia la cultura dello scarto, predominante nella nostra società, spinge spesso a emarginarli, relegarli lontano, fornendo anche false motivazioni per acquietare le coscienze.
La ricerca dell’esasperata produttività, ad esempio, li fa isolare perché non “utili”; la fretta frenetica li fa allontanare perché “lenti”; la vana ricerca della bellezza a tutti i costi ne fa disprezzare rughe e corpi ricurvi; l’idolatria della tecnologica li fa denigrare quando incapaci di utilizzare dispositivi elettronici.
È questa la cultura dello scarto imposta dall’ideale dell’eterna giovinezza per cui i quarantenni devono atteggiarsi da adolescenti e i sessantenni devono vivere da ventenni. Chi non si adegua è fuori, escluso, anche se ha tante cose da raccontare e mostrare.
I bambini, veri maestri di vita, spesso sono gli unici a non conformarsi a questa cultura, attaccati, come sono, ai nonni da cui amano accogliere insegnamenti che soltanto essi possono dare.
Quanti nonni si prendono cura dei nipoti, trasmettendo con semplicità esperienze di vita, valori spirituali e culturali, testimoniando che ogni stagione dell’esistenza è un dono di Dio ed ha una sua bellezza e una sua importanza, anche se segnata da fragilità.
Don Michele Fontana