I fedeli potranno ottenere l’Indulgenza attraverso varie modalità.
– Chi mediterà “per almeno 30 minuti la preghiera del Padre Nostro”, oppure prenderà parte a un ritiro spirituale anche di una giornata “che preveda una meditazione su san Giuseppe” potrà beneficiare di questo speciale dono.
– Si potrà ottenere l’Indulgenza compiendo “un’opera di misericordia corporale o spirituale”, sull’esempio di San Giuseppe.
– Recitare il Rosario in famiglia e tra fidanzati è uno dei modi per ottenere tale dono. San Giuseppe è stato sposo di Maria, padre di Gesù e custode della famiglia di Nazareth, lì è fiorita la sua vocazione.
– Chi guarderà all’”artigiano di Nazareth” con fiducia per trovare un lavoro potrà ottenere l’Indulgenza plenaria, estesa anche a chi “affiderà quotidianamente la propria attività alla protezione di san Giuseppe”.
– I fedeli che reciteranno le Litanie a san Giuseppe, oppure l’Akathistos a San Giuseppe, oppure una orazione legittimamente approvata o un atto di pietà in onore di San Giuseppe, specialmente nelle ricorrenze del 19 marzo e del 1 maggio, nella Festa della Santa Famiglia, il 19 di ogni mese e ogni mercoledì, giorno dedicato alla memoria del Santo secondo la tradizione latina.
Il dono dell’Indulgenza plenaria è particolarmente esteso agli anziani, ai malati, agli agonizzanti e a tutti quelli che per legittimi motivi siano impossibilitati ad uscire di casa.