Per una breve riflessione sulla terza domenica del Tempo Ordinario, che oramai da tre anni è dedicata alla Parola di Dio, propongo la frase di chiusura della prima lettura della Messa:
“La gioia del Signore è la vostra forza“.
L’esclamazione fa parte di un discorso pronunciato da Neemia.
Gli israeliti, reduci da settantanni di esilio in Babilonia, in seguito all’editto del re di Persia, Ciro, poterono ritornare finalmente in patria e iniziare la ricostruzione delle case, del Tempio, e delle mura di Gerusalemme.
Quando l’opera fu conclusa, il popolo si radunò per ascoltare la lettura del libro della Legge data da Dio a Mosé.
I capitoli 8 e 9 di Neemia raccontano di questa lettura prolungata e di ciò che essa produsse nell’assemblea:
– gioia, che si tramutò in festa;
– solidarietà, che si manifestò in condivisione del cibo e della stessa festa con chi era povero;
– rinnovo del patto con il Signore, che significò impegno di conversione.
Così, in un momento difficile della sua storia, Israele sperimentò che l’incontro con la Parola del Signore, e l’accoglienza del messaggio che essa porta, può cambiare il corso degli eventi e ridonare speranza ai cuori: “La gioia del Signore è la vostra forza“.
Quando anche noi attraversiamo momenti di difficoltà, situazioni brutte, vicoli stretti e bui fatti di angoscia, ansia, paura, ricordiamoci di quest’esclamazione di Neemia. Avviciniamoci alla Parola di Dio, leggiamola e accogliamo con il cuore il suo messaggio.
Un’accoglienza che è vera se spinge alla condivisione con gli altri e al rinnovo del patto d’amore con il Signore.
Un’accoglienza che, se è vera, fa esplodere di gioia il cuore di Dio!
E quella gioia, “la gioia del Signore” sarà “la nostra forza“, perché causa di benedizione nella nostra vita.
Don Michele Fontana.