Oggi inizia il mese di febbraio. Quest’anno, tra l’altro, sarà bisestile, quindi di ventinove giorni.
Il nome deriva dal latino “februare” che significa purificare. Era infatti dedicato a cerimonie pagane di purificazione. Un retaggio di questi rituali lo troviamo nel cristianesimo con la festa della Candelora che celebreremo domani.
In ogni caso tutti constatiamo come lentamente la dimensione della purificazione sia scomparsa nella nostra cultura contemporanea, e non solo nel mese di Febbraio.
Eppure credo che la capacità di riconoscere i propri sbagli e purificarsi sia occasione e strumento utile per prendere in mano la vita e migliorarla.
S. Francesco di Sales in un libro intitolato Filotea scrive che l’esercizio della purificazione può e deve finire soltanto con la vita.
“Non agitiamoci per le nostre imperfezioni; quello che si chiede a noi è di combatterle; se non le vedessimo, non potremmo combatterle e non potremmo vincerle se non ci imbattessimo in esse. La nostra vittoria non consiste nel non sentirle, ma nel non acconsentirvi“.
Potremmo, allora, impiegare questo mese per migliorarci, partendo col combattere le imperfezioni del nostro carattere e dei nostri comportamenti.
Don Michele Fontana