Nella lettura di oggi, San Giovanni esorta all’amore con parole uniche in tutta la sacra Scrittura (1 Gv 4,7-10):
“Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore“.
L’amore è da Dio. È lui che lo infonde nel cuore delle persone. A lui bisogna chiederlo. Da lui è necessario riceverlo.
Ma di quale amore parla? C’è, infatti, il rischio di confondere la ricerca del piacere, l’egocentrismo, l’affetto egoistico, l’attaccamento fallace a persone o cose con il vero amore.
Giovanni spiega che il vero amore (in greco agape) viene da Dio. Non dobbiamo considerare l’amore di Dio a immagine del nostro amore umano; al contrario dobbiamo vivere il nostro amore umano a immagine dell’amore di Dio.
E l’amore di Dio è dono, offerta, sacrificio, perdono, misericordia, volontà di fare il primo passo. Amiamo, dunque, secondo il cuore di Dio se siamo capaci di sacrificare qualcosa per l’amato, altrimenti non è vero amore, ma sentimento egoistico.
Chiunque ama è stato generato da Dio. Con quest’affermazione si sottolinea quanto affermato precedentemente aggiungendo un’ulteriore annotazione: chi è capace di amare secondo il cuore di Dio è perché Egli stesso gli fa dono del suo amore.
Se vogliamo amare in modo sano e santo, se desideriamo superare egoismi, individualismi, divisioni e chiusure, dobbiamo chiederne dono a Lui.
Quest’amore, sia che unisca due innamorati sia che spinga alla misericordia verso ogni altro essere creato, è un meraviglioso regalo che viene da Dio e senza unione con Lui non potremo mai viverlo pienamente.
Conosce Dio. Nel linguaggio dell’epoca, conoscere significa fare esperienza profonda e intensa di una persona. Ogni volta che amiamo, qualunque persona o qualunque realtà, secondo il cuore di Dio, facciamo esperienza di Lui nella nostra vita, ne gustiamo la presenza, ne avvertiamo la benedizione.
Don Michele Fontana