Andarono da Gesù la madre e i suoi parenti, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla … egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
Giovanni Paolo II nella Mulieris dignitatem, rileggendo questi versetti parla della vocazione della donna alla maternità, spiegando che con queste parole Gesù conferma la maternità di Maria in riferimento al corpo (lo ha concepito e partorito); ma indica una maternità più profonda legata alla volontà di Dio.
Così la maternità di ogni donna, intesa alla luce del Vangelo, non è solo «della carne e del sangue»: in essa si esprime il profondo «ascolto della parola di Dio» e la disponibilità a metterla in pratica.
Una madre, e un padre, sono veramente tali non solo se mettono al mondo un figlio, ma se lo generano quotidianamente, lo accompagnano in un’armoniosa crescita di tutta la sua persona e la sua personalità.
Per questo devono mettersi ogni giorno in ascolto di Dio, per conoscere e realizzare tutto ciò che è veramente bene per il figlio.
Un ascolto che si fa preghiera.
Don Michele Fontana