Alcuni scribi accusano Gesù di essere indemoniato. Egli li chiama e, attraverso delle parabole, svela la falsità dei loro discorsi.
Il brano proposto dal Vangelo di oggi (Marco 3,22-30) riporta l’argomentazione formulata da Gesù. In essa risalta il fatto che per ben tre volte usa il verbo dividere:
“Se un regno è diviso in se stesso … se una casa è divisa in se stessa …, se si ribella contro se stesso ed è diviso …“.
Più che da una separazione esteriore, Gesù mette in guardia dalla divisione in se stessi come attentato all’unità e causa del crollo di ogni relazione.
Se siamo divisi in noi stessi, con pensieri e sentimenti che si combattono a vicenda, soffochiamo il nostro presente e sopprimiamo il nostro futuro, perché ci rendiamo incapaci di conoscere il vero bene e incamminarci verso di esso.
Se siamo divisi nelle famiglie, in preda a dannosi litigi e pettegolezzi, la casa si trasforma in un inferno e lo stare insieme in un vero e proprio supplizio.
Se siamo divisi nelle amicizie, schierandoci in agguerrite fazioni che combattono nascoste faide, le relazioni diventano ipocrite, subdole, false, certamente non benedette.
Se siamo divisi nella società, alimentando odi, rancori, discriminazioni, il progresso sociale si arresta, il bene comune viene meno, la pace si perde, l’ingiustizia regna sovrana.
L’insegnamento di Gesù fa comprendere, inoltre, che per ripristinare l’armonia, in qualsiasi livello, dobbiamo iniziare da noi stessi e non, come spesso accade, accusare gli altri di essere causa di divisione proiettando su di essi le nostre lacerazioni interiori.
Don Michele Fontana