Nel Vangelo secondo Giovanni la prima parola in assoluto detta da Gesù è rivolta a due discepoli del Battista che, dopo aver sentito la testimonianza di quest’ultimo, vanno incontro all’ “Agnello di Dio” .
In verità si tratta di una domanda: “Che cosa cercate?”.
Mettendo questa frase sulla bocca di Gesù, come prima richiesta ai primissimi seguaci, il Vangelo la indirizza oggi a ciascuno di noi:
“Che cosa cerchi? Qual è il tuo desiderio?” .
Così, prima di iniziare un nuovo giorno siamo invitati a scrutarci dentro.
Ciò che veramente desideriamo nelle latebra del cuore è, infatti, ciò che realmente motiva le nostre scelte e muove la nostra vita.
Ecco perché Gesù chiede ai due discepoli di muoversi, andare:
“Venite e vedrete (dove abito)”.
Seguendolo si fa cammino e si trova “dimora”.
Dove Gesù dimora, il cuore si sente a casa, trova ciò che anela.
Cercare, seguire, dimorare.
Queste sono le attitudini essenziali di ogni forma d’amore: cercato dal desiderio; seguito su cammini a volte faticosi e pieni di contraddizioni; in esso si dimora con i pensieri.
Questi sono gli atteggiamenti di ogni vero percorso di fede.
Ma tutto parte dalla domanda che oggi siamo invitati a porci: Cosa sto cercando veramente?
Don Michele Fontana