“Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo”
Questa preghiera di S. Paolo conclude la Seconda Lettura che ascoltiamo durante la Messa di questa domenica.
Il Signore accompagni i nostri cuori, spesso stanchi, sconfortati, demotivati, tristi e impauriti, come si conduce una borraccia vuota e riarsa alla sorgente d’acqua per farla riempire dell’amore di Dio e della pazienza di Cristo.
Per comprendere quanto questa invocazione si utile alla nostra vita dobbiamo guardare al Crocifisso.
Sulla Croce, infatti, capiamo fino dove arriva l’amore di Dio per ciascuno di noi: fino al sacrificio del Figlio.
Ci facciamo riempire il cuore dall’amore di Dio, allora, quando lasciamo che ci renda capaci di sacrifici per gli altri, a partire dalle piccole cose quotidiane.
Chi non è disposto a sacrificare qualcosa per il bene dell’altro, non lo ama!
Sulla Croce, inoltre, riconosciamo la pazienza di Cristo. Nonostante abbia fatto tutto quanto c’era da fare, fino al supplizio della Passione, dall’alto del patibolo vede solo persone inveire contro di lui, insultarlo e, nel caso dei discepoli, abbandonarlo, tradirlo e rinnegarlo. Ma non si scoraggia; non abbandona; continua ad amarci.
Imitiamo, dunque, la pazienza di Cristo quando dopo aver fatto tutto quanto potevamo per il bene dell’altro e ci sembra di non coglierne i frutti, non ci scoraggiamo, non ci demoralizziamo, ma cerchiamo energie e convinzioni nuove per andare avanti e continuare ad amare.
Come si può comprendere, queste due virtù (amore di Dio e pazienza di Cristo) sono indispensabili per la pace, l’armonia e la crescita sana in ogni relazione: tra coniugi, tra genitori e figli, tra amici, tra colleghi di lavoro, tra fedeli di una Comunità.
Facciamo nostra, allora, l’invocazione di S. Paolo e chiediamo al Signore che ci riempia i cuori di quest’acqua viva.
Don Michele Fontana