Parrocchia “S. Maria della Pace” – Satriano Marina
Sale e luce
Adorazione serale di venerdì 3 febbraio 2023
Introduzione
Canto. Esposizione del Santissimo Sacramento.
Guida: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
1. Voi siete
Canto. Viene portato ai piedi del Santissimo Sacramento un forziere con il tesoro.
Guida: L’uso del presente indicativo ci rivela non quello che dobbiamo diventare, ma quello che già siamo. “Voi siete”.
Noi siamo le nostre debolezze, ma anche le nostre ricchezze. Alcune sono innate, come i doni e le abilità, altre sono acquisite, come i beni materiali, le amicizie, le conoscenze; altre, infine, sono dono divino, come la fede, la carità, la speranza, la salvezza, il perdono, ecc.
Noi siamo questi doni e questi pregi.
Il sale per dare sapore deve lasciare la saliera e spargersi nel cibo, disperdersi nella pietanza.
Così la luce: solo se risplende esiste.
Dobbiamo metter fuori le ricchezze che abbiamo dentro di noi, senza sentirci inadeguati e senza la presunzione di essere più di ciò che siamo, ma con equilibrio. Il sale, infatti, va usato con moderazione altrimenti invece di insaporire rende immangiabile il cibo, così la luce, se eccessiva acceca.
In questo primo momento di adorazione chiediamo al Signore che ci aiuti a riconoscere i doni che ha riposto nella saliera della nostra vita: carismi; talenti; capacità; competenze; risorse.
Cerchiamo di elencarli, uno ad uno, ringraziando il Creatore per ciascuno.
Silenzio di adorazione.
Preghiera responsoriale
Ripetiamo insieme: Grazie, Signore.
– Per il dono della vita. La famiglia in cui mi hai cullato. Le amicizie che mi hai regalato.
– Per il dono dell’intelligenza. Le cose che ho imparato. I valori che mi sono stati trasmessi.
– Per le mie abilità. Le cose che so fare. Le doti che gli altri vedono in me.
– Per il dono della fede. La carità che dà gioia al cuore. La speranza che rischiara nel buio.
Silenzio di adorazione.
2. Sale della terra
Canto. Viene portata ai piedi del Santissimo Sacramento una ciotola con il sale.
Guida: Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Senza sale la pietanza si può mangiare, ma manca la gioia del gusto. Il compito di ogni cristiano, in quanto sale, è dare gusto alla vita, insaporendola con l’amore.
Ma se il sale perde il sapore …
Il verbo, tradotto con perdere il sapore, è lo stesso che Gesù utilizza quando parla dell’uomo stolto che costruisce la casa sulla sabbia. Se non diamo il gusto della vita ai nostri giorni, ai nostri incontri, alle nostre attività, spargendo il sale dell’amore in ogni pietanza, siamo stolti perché ciò che facciamo porterà tristezza a noi o agli altri.
In questo secondo momento di adorazione facciamo scorrere davanti a Gesù le nostre giornate, e chiediamogli di farci comprendere come essere sale d’amore per portare gioia nei nostri cuori e nella vita degli altri.
Silenzio di adorazione.
Preghiera responsoriale
Ripetiamo insieme: Facci essere, Signore.
– Sale d’amore, per ridare il gusto della gioia a chi è triste.
– Sale di misericordia, per portare il gusto della pace a chi vive nella discordia.
– Sale di amicizia, per dare il gusto della compagnia a chi si sente solo.
– Sale di speranza, per dare il gusto della vita a chi è sfiduciato.
Silenzio di adorazione.
3. Luce
Canto. Viene portata ai piedi del Santissimo Sacramento una lampada accesa.
Guida: Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
Luce è il riverbero visibile della divinità; la promanazione della gloria di Dio.
Questa luce si trova nella vita di chi crede in Gesù. Una luce che risplende nelle opere buone e belle. Nonostante le nostre povertà di peccatori, in ogni piccola opera d’amore risplende la luce di Dio, si mostra la sua gloria.
In questo terzo momento ringraziamo il Signore per tutti i raggi di luce con cui illumina la nostra vita, presentandogli con spirito di gratitudine le opere belle e le buone azioni che sono state fatte nei nostri confronti. Affidiamo alla sua benedizione anche le persone che le hanno fatto. Chiediamogli, infine, di darci la forza di essere pure noi scintilla di luce nella vita degli altri.
Silenzio di adorazione.
Preghiera responsoriale
Ripetiamo insieme: Illuminaci, Signore.
– Perché la nostra vita risplenda della tua bellezza.
– Perché le nostre azioni diffondano la tua gioia.
– Perché le parole diradino ogni buio.
– Perché la amicizia testimoni la nostra fede.
Silenzio di adorazione.
Reposizione
Benedizione eucaristica. Canto e reposizione del Santissimo Sacramento.