Parrocchia “S. Maria della Pace” – Satriano Marina
Contemplando il tuo volto
Adorazione serale di venerdì 4 novembre 2022
Con il canto si accoglie il Santissimo Sacramento che viene esposto per l’adorazione.
Guida: Iniziamo l’adorazione eucaristica facendoci guidare dalle parole del Salmo 16 che saranno proclamate a Messa domenica. Ad esse la liturgia ci inviterà a rispondere dicendo “Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto”. Sono parole che esprimono la nostra preghiera, oggi, davanti a Gesù Eucaristia.
Canto
Salmo 16 (17)
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.
Silenzio di adorazione.
1. Ascolta, Signore
“Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno”.
Il Salmo c’invita a rivolgerci a Dio come un bambino con il padre, senza paura, dandogli del tu. E come per un bambino che, in preda a un pericolo, si mette a urlare chiedendo aiuto, questi versetti esprimono il bisogno che abbiamo di essere da Lui ascoltati e salvati. Un’invocazione che è accolta se fatta da labbra che non ingannano.
In questi versetti ricorrono alcune immagini che descrivono l’atteggiamento dell’uomo e di Dio: il Signore porge l’orecchio a noi, in ogni momento, se noi porgiamo l’orecchio a lui, in ogni momento.
Durante l’adorazione lasciamo che Gesù volga il suo occhio a noi, si fermi con noi e guardi la nostra storia. Apriamo davanti al Re lo scrigno del cuore e presentiamogli tutto ciò che in questo momento custodiamo dentro: tutto è tesoro ai suoi occhi, soprattutto le sofferenze e le fatiche.
Silenzio di adorazione.
Preghiera responsoriale
Ripetiamo insieme: Ascolta, Signore.
– La preghiera che si innalza dai nostri cuori.
– Il grido disperato di chi soffre per la malattia.
– Il pianto di chi è schiacciato dalla crisi economica.
– Il dolore di chi sta affrontando qualsiasi tipo di guerra.
Canto
Silenzio di adorazione.
2. Tieni saldi i passi
“Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole”.
Il piede, nella visione biblica richiama il cammino, e i passi indicano i luoghi che visitiamo, le esperienze, le attività, gli incontri.
Chiediamo al Signore di tenere saldi i nostri passi quando percorriamo i “luoghi” della nostra quotidianità; di non farci vacillare quando soffia forte il vento delle avversità; di non farci cadere quando inciampiamo nei nostri soliti sbagli.
Durante l’adorazione presentiamo al Signore le cadute nella fede, nella carità, nella speranza, nel perdono, nell’amicizia, nella giustizia, nella verità, negli impegni presi, nel peccato, nel vizio, cercando di analizzarne con Lui anche le cause. Quindi, chiediamo che renda saldi i nostri passi con l’aiuto della sua grazia.
Silenzio di adorazione.
Preghiera responsoriale
Ripetiamo insieme: Tieni saldi i nostri passi, Signore.
– Quando cadiamo nei soliti peccati.
– Quando i vizi rischiano di farci precipitare dall’amore.
– Quando siamo tentati di abbandonare il tuo cammino.
– Quando non riusciamo a perdonare o a costruire legami di pace.
Canto
Silenzio di adorazione.
3. Custodiscimi come pupilla
“Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine”.
Il Signore ci considera come pupilla degli occhi, uno degli organi più preziosi, da custodire in modo istintivo, con delicatezza. Questa immagine rivela il cuore amorevole e premuroso di Dio, che veglia sulla nostra vita in ogni momento, non solo qualche volta, nascondendoci all’ombra delle sue ali. Pensiamo alla nostra vita: i momenti di sconforto e di buio in cui ci rifugiamo all’ombra delle ali del Signore, corriamo in chiesa o in altri luoghi della sua presenza come un bimbo dalla mamma quando si sente in pericolo.
“Nella giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua immagine”. Ripetendo queste parole nella preghiera di adorazione permettiamo che tristezza e disperazione lascino il posto alla fiducia di chi sa che il Signore lo può far risvegliare (o “risorgere” secondo una più corretta traduzione) da ogni difficoltà. Trasformiamo, allora, la preghiera in ringraziamento e lode al Signore che ci sorregge con le sue ali, ci custodisce al riparo dal pericolo, ci risveglia dal sonno e ci fa risorgere da ogni caduta.
Silenzio di adorazione.
Preghiera responsoriale
Ripetiamo insieme: Custodisci, Signore.
– La nostra vita, i nostri affetti, il nostro tempo, le nostre attività.
– La preghiera, la fede, la carità, la generosità.
– La salute, il lavoro, il presente, il futuro.
– La comunità, la città, il Paese, il creato.