“Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami”.
Ciò che più colpisce leggendo questa parabola è la sproporzione tra la piccolezza del seme e la grandezza dell’albero.
Il granello di senape, infatti, piccolissimo come la punta di uno spillo, benché quasi invisibile, una volta donato alla terra cresce smisuratamente, fino a raggiungere anche i tre metri d’altezza.
Non a caso, inoltre, Gesù sceglie la senape per questa parabola: era piantata nel giardino, o nell’orto di casa. La sua citazione dona, quindi, il profumo di vita domestica, di semplicità e quotidianità familiare.
Mediante quest’immagine, quindi, Gesù insegna che il Regno di Dio inizia da piccole cose, si sviluppa nel quotidiano, fino a diventare un albero grandioso, che offre protezione a tutti.
Ora, in questa frase sostituiamo “Regno di Dio” con quanto ha a che fare con la sua presenza in noi e tra noi: con Paradiso, certamente, ma anche con gioia, pace, amore, giustizia, verità, solidarietà, comunione, ecc.
Ognuno di questi alberi nasce da minuscoli semi piantati nell’orto della quotidianità; nasce, cioè, non in virtù di attività strepitose, ma grazie al sudore e alla fatica di piccolissime azioni o parole, quasi invisibili agli altri, forse passate inosservate, spesso addirittura inascoltate.
Crediamolo: piccolo, ma pieno di energia, l’arbusto cresce senza che ce ne accorgiamo, cambia le coscienze, feconda il pensiero, plasma nuovi modi di agire.
Abbiamo fede in questa semina attraverso parole e opere, piccole ma efficaci, presenti ma non ingombranti, capaci di cambiare e trasfigurare ogni cosa.
A noi viene chiesto di non scoraggiarci se ci sentiamo inascoltati, o ci sembra di essere inappropriati e piccoli dinanzi a situazioni e compiti enormi, come l’educazione di un giovane, il convincimento di un adulto, mettere pace e armonia in una relazione, donare conforto e speranza a un cuore, aiutare concretamente un bisogno.
Facciamo del nostro meglio con piccoli semi. Sarà il Signore a dargli forza e dinamismo, facendo nascere e crescere l’albero.
Don Michele Fontana