Michele, Gabriele e Raffaele. La prima cosa che risalta nei tre nomi degli arcangeli, oggi festeggiati dalla Chiesa, è il suffisso “ele” , comune anche ad altri nomi di origine ebraica come Emmanuele, Samuele, Daniele, ecc.
Quel suffisso viene da “El” , e significa “Dio” !
Che emozione scoprire che nel proprio nome è custodito il nome di Dio. Quasi un segno che sprona a far nascere nella propria vita la vita di Dio; nella propria storia la storia di Dio; nel proprio cuore il cuore di Dio; nei propri pensieri i pensieri di Dio… e potremmo continuare per molto ancora.
Ma torniamo ai tre arcangeli.
Secondo la Bibbia, Michele è il difensore degli amici di Dio nella lotta contro il male; Gabriele rivela i pensieri e il volere di Dio (ad esempio a Daniele, Zaccaria e Maria); Raffaele guarisce la cecità di Tobi.
Sulla scorta di queste narrazioni bibliche la festa di oggi ricorda d’invocare l’intercessione di questi arcangeli quando si combatte la tentazione e il peccato; quando si ha bisogno di conoscere il pensiero di Dio; e quando si cerca la guarigione dalle malattie dello spirito, prima ancora che del corpo.
Don Michele Fontana