Prima di scegliere i suoi apostoli Gesù passa un’intera notte in preghiera.
“Salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì dodici, che chiamò apostoli, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni” (Marco 3,13-19).
Il modo di scegliere del Signore deve essere esempio anche per noi, abituati a decidere senza riflettere, agire senza ponderare le conseguenze, seguire percorsi senza conoscerne gli esiti.
Per un adeguato discernimento nelle scelte, per prima cosa occorre salire sul monte.
Quest’immagine richiama due atteggiamenti che si fondono in uno solo: allontanarsi dal chiasso esteriore e dai tumulti interiori, ritirandosi, e porsi al cospetto di Dio. Il monte nella Scrittura è il luogo della presenza dell’Altissimo.
La finalità della scelta dei dodici è innanzitutto perché stessero con lui.
Ancora oggi Gesù continua a chiamare per nome ciascuno di noi per stare con lui, godere della sua presenza, farci avvolgere dalla sua pace e dalla sua gioia.
C’è un duplice movimento: Gesù si rifugia nel cuore del Padre, affinché noi ci rifugiamo nel suo cuore.
In fondo questa è la strada, il cammino e la meta di ogni preghiera.
Don Michele Fontana