Nell’immaginario collettivo, e nello spirito della fede cristiana, Natale è per eccellenza la festa della pace, della gioia, della comunione, della povertà e della semplicità.
Ebbene, dopo la prima delle due rappresentazioni del Presepe Vivente, possiamo testimoniare che questa esperienza sta permettendo alle due Comunità di Satriano di gustare appieno questi sapori tipici della spiritualità del Natale.
In questi giorni di programmazione, messa in opera e rappresentazione della sacra memoria della Natività di Gesù, abbiamo potuto sperimentare un clima di festa che traspare anche all’esterno, nei sorrisi gioiosi di coloro che collaborano in vario modo alla riuscita della rappresentazione.
Fin dal primo incontro di pianificazione un clima di armonia ha caratterizzato le riunioni, sempre alla ricerca di un cammino condiviso di pace e comunione tra i singoli fedeli e tra le due comunità ecclesiali del nostro paese.
Tutti insieme abbiamo volutamente deciso di seguire la strada della semplicità e della povertà, evitando di disperderci in progetti strabilianti o molto costosi; il risultato è stato un vero e proprio gioiellino, un capolavoro apprezzato da tutti coloro che ieri hanno avuto il piacere di partecipare.
Sì, partecipare! Non assistere! Perché la nostra intenzione era permettere a ogni visitatore di sentirsi parte viva della rappresentazione, coinvolto dai figuranti a “partecipare” in modo attivo.
Al termine della prima rappresentazione ringraziamo, allora, il Signore per la benedizione che ciascuno di noi ha avvertito, e invitiamo tutti, sia chi ha partecipato ieri, sia chi non ha potuto farlo, alla prossima messa in scena prevista per domenica prossima, 5 gennaio 2020.
Ancora grazie e auguri a tutti.
Don Michele Fontana